Blog

Un onorevole promemoria...

Un onorevole promemoria…

 

In questo mese di Ottobre iniziamo con un onorevole promemoria. Per quanto dipenda da noi, la nostra missione per la formazione accademica pastorale in Italia (attraverso l’Accademia Teologica Italiana, ATI) sino ad ora si prefigge lo scopo di lavorare sulla crescita di chiese locali fedeli in ogni parte del Paese. Questa fedeltà è definita da una chiesa locale che difenda abitualmente con fermezza la parola di Dio e che per quest’ultima, attraverso un risoluto impegno, perseveri anche in mezzo alla sofferenza.

Questo è proprio ciò che Paolo ricorda ai Tessalonicesi in I Tessalonicesi 2:13-14. I Tessalonicesi sono un ritratto della fedele assemblea locale. Paolo rende grazie (vers. 13) a Dio poiché i Tessalonicesi hanno ricevuto la Parola non come parola d’uomini ma come Parola di Dio. Paolo ricorda inoltre ai Tessalonicesi che la Parola ricevuta li ha condotti alla maturità spirituale. Essi divennero imitatori delle chiese più mature nella Giudea, le quali soffrirono per la loro fede e per la fedeltà nella Parola. I Tessalonicesi patirono così grandi sofferenze per mano dei propri stessi connazionali proprio come era avvenuto per le chiese fedeli nella Giudea.

Comprendiamo che questa fedeltà non perviene attraverso l’opera di uomini ma attraverso l’opera di Dio. Dal suo disegno divino. Dio scelse i Tessalonicesi (1:4) operando in loro e attraverso di loro perché così gli piacque. All’interno di questa realtà, quindi, degli uomini (Paolo e i suoi compagni) lavorarono e lottarono per portare il Vangelo (1:5) ai Tessalonicesi aiutandoli nel comprendere la loro salvezza con timore e tremore.

Possa il Signore continuare a pensare che sia opportuno servirsi di noi (ATI) per la sua opera di edificazione della sua chiesa in Italia, affinché vi siano sempre più chiese locali fedeli.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.