Archives for 2017

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Testimonianza di Michele Caliendo

 

Mi chiamo Caliendo Michele Nazario, sono membro della Chiesa di Predazzo e frequento il primo anno del corso di predicazione che l’Accademia Teologica di Messina svolge a Mantova.

Il corretto approccio alla Parola di Dio è molto importante sia per chi studia e predica, sia per chi ascolta. Questa è stata la motivazione principale che mi ha portato a frequentare il corso predetto. Ho frequentato solo due intense lezioni fatte di tre giorni ciascuna ed i benefici che sto avendo sono di grande valore. Innanzitutto, la cosa più importante che sto acquisendo, è il fatto di aver cambiato e sto continuando a cambiare il mio approccio alle Scritture: prima leggevo la Bibbia e leggevo ad esempio un brano in qualsiasi parte della Bibbia cercando di comprendere quello che quel passo diceva. Questo si rivelava spesso molto dispendioso di energie ma poco fruttuoso; nonostante avessi impiegato molto tempo a leggere quel passo, restavo col dubbio di non aver compreso cosa significasse quel testo. Oggi grazie alle tecniche che ci vengono insegnate, in particolare leggere il testo nel suo contesto, leggo un determinato passo nelle Scritture e per comprenderlo, leggo l’intero capitolo in cui quel passo è inserito e il contesto nel suo insieme mi aiuta a comprendere il passo meglio. Ogni passo ha un singolo significato. Ogni passo è unito a tutto il libro in cui mi trovo; tutti i libri della Scrittura sono uniti tra di loro. Prima di dare un significato al testo cerco di comprendere qual’era l’intendo dell’autore in tutto il libro in cui si trova quel passo. Molto spesso i singoli versetti della Scrittura iniziano con un dunque, un perché, un infatti, un ma, ecc…ecc…, queste parole, spesso congiunzioni, uniscono il versetto che sto leggendo a dei versetti precedenti e cercare di comprendere quel versetto senza capire cosa dicono i versetti precedenti, mi può portare a dare un’interpretazione sbagliata del brano.

Michele Caliedo

Testimonianza di Alfredo Albanesi

 

Il nostro Signore ci ha fatto un dono, la Sua Parola di cui dobbiamo essere davvero riconoscenti.

Mi è capitato spesso di riflettere su questo, soprattutto quando ho aperto la Bibbia e letta con superficialità.
Come Anziano di chiesa mi rendo conto di avere una grande responsabilità e una necessità impellente, quella di approfondire la Bibbia per abbondare sempre di più nella sua conoscenza ed insegnarla esponendola nel modo più comprensibile, non essendo superficiale, approssimativo ma profondo e più completo possibile per il bene mio e della comunità a cui mi è stato dato il privilegio da Dio di insegnare.

Ecco perché ho iniziato un percorso di studio con l’ATI.
Già dalla prima sessione di predicazione espositiva ho trovato giovamento dall’insegnamento ricevuto, ponendo attenzione che la mia predicazione sia al servizio della Parola.

Ringrazio Dio che mi ha dato la possibilità di intraprendere questi studi e ringrazio gli insegnanti dell’ATI per il loro impegno nel preparare uomini fedeli e desiderosi di interpretare la verità in maniera corretta, per il bene della propria vita spirituale e per il bene della comunità dove Dio ci vuole rendere “idonei ad essere ministri” (2 Corinzi 3:6).

Alfredo Albanesi

Una grande opportunità… parlare della Riforma Protestante nelle scuole

 

Ho frequentato l’Accademia Teologica Italiana per ben 12 anni, ossia dal 2005 fino al 2016, anno in cui ho potuto finalmente completare il mio lungo percorso accademico.

Non solo gli anni di formazione sono stati fondamentali per la crescita spirituale mia e della chiesa in cui svolgo il ruolo di anziano, ma l’ottenimento di un certificato dall’ATI ha contribuito all’adempimento di un progetto ambizioso nella nostra città: la possibilità di presentare nelle scuole medie una lezione di 2 ore sulla Riforma Protestante.

Tale progetto è iniziato già nel 2015 in 4 classi, in virtù della collaborazione di alcuni professori di storia, per poi estendersi nel 2016 ad altre classi del medesimo istituto. Ora, grazie al certificato conclusivo dell’Accademia, ho potuto formalmente presentare in altre scuole tale progetto mediante dei contatti ufficiali con i vari Dirigenti scolastici, avendo titolo per poterlo fare.

Così nel mese di maggio uno di essi ha richiesto un colloquio ed ha concordato con me un progetto pluriennale, che si estende pertanto ben oltre il 2017. Ciò mi permetterà di avere un contatto con almeno 12 classi, potendo pertanto presentare la riforma protestante e lo spirito del vangelo che la caratterizza ad una ventina di professori ed a più di 200 adolescenti ogni anno.

Ringrazio il Signore per tale opportunità e sono grato all’ATI ed ai vari sostenitori che hanno reso possibile tutto ciò con il loro impegno ed in virtù della loro condivisa visione: preparare degli uomini fedeli, uno alla volta.

Michele Patris Galasso

La nostra ambizione: addestramento con l’obbiettivo di eccellenza

 

In 2 Corinzi 5:9 l’apostolo Paolo esprime l’obbiettivo della sua vita: Per questo ci sforziamo di esserGli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo (2Co 5:9).

L’obbiettivo nella vita di Paolo consisteva di avere… un’ambizione pia.

Avere coraggio, camminare per fede e preferire abitare con il Signore (assente dal corpo). Paolo si sforzò per piacere a Lui.

Il focus della sua vita e del suo ministero fu in altre parole il nobile, degno e buon combattimento per l’eccellenza in tutto ciò che faceva dinanzi a Dio. Paolo aspirava ad amare ciò che era onorevole e a sforzarsi per le cose spirituali così che Dio potesse essere glorificato in Cristo attraverso la sua fatica umana.

L’ aggiornamento del mese di giugno desidera riflettere questo spirito: addestramento pastorale con ambizione; ATI lo rende suo proprio obbiettivo per essere eccellente e crescere verso questa meta con zelo.

Più di una location: addestramento in tre siti

 

Giugno ha registrato un evento storico per ATI e per il suo addestramento pastorale in Italia.

Per la prima volta nella storia di ATI tre classi si sono svolte in tre città diverse d’Italia quasi contemporaneamente. Infatti due delle classi di addestramento si sono svolte contemporaneamente all’inizio del mese, una nella lombarda città di Mantova e l’altra nella siciliana Messina, sede di ATI.

I professori Massimo Mollica e Raffaele Spitale hanno insegnato in due differenti chiese locali di due diverse città italiane: Massimo ha insegnato a Mantova e Raffaele ha insegnato a Messina. La terza classe si è svolta la settimana successiva a Roma, insegnata dal professore Lucio Stanisci.

Quindi, un addestramento, tre diverse classi con tre diversi professori che insegnano in tre diverse chiese locali, in tre diverse città lungo il nord – centro e sud Italia… quale impatto!

Noi di ATI siamo incredibilmente grati per la realizzazione di una visione a lungo termine.

Continuate a pregare per la nostra crescita in questa direzione.

Crescita di una chiesa locale: addestramento al di là della classe

 

A giugno, ATI insieme alla sua principale chiesa ospitante, Chiesa Biblica Messina, ha avuto il privilegio di concludere un corso di addestramento nei Fondamenti della Fede durato circa due anni e mezzo.

Una chiesa locale del nord Italia, della regione del Trentino, è pasciuta da un nostro studente il quale ci ha invitati a guidare e far crescere la sua chiesa specificamente nei fondamenti della fede.

Abbiamo trascorso tredici lezioni di Fondamenti della Fede in un periodo di due anni e mezzo e finalmente è arrivata la cerimonia finale nel giugno scorso!

E’ stato un evento incredibile senza dubbio.

L’opportunità di testimoniare la fedeltà del pastore e della chiesa nell’abbracciare una filosofia biblica di ministero era solo una gioia.

Programma di Predicazione Espositiva 2017-2019 – Intensivo

 

La chiesa locale attraverso i suoi conduttori è chiamata a predicare e proclamare la Parola di Dio. Nessun passo pone questo mandato della chiesa e dell’uomo di Dio nella chiesa se non 2 Timoteo 4:1-4:

Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.

Il versetto 1 sottolinea la serietà del compito del predicatore. Deve far piacere a Dio e Cristo. Il versetto 2 sottolinea l’oggetto del suo mandato. Deve predicare la Parola; il predicatore deve predicare la Bibbia, tutta la Bibbia, nient’altro che la Bibbia. Egli ha l’obbligo di proclamare tutto il consiglio di Dio al gregge di Dio, sempre. I versetti 3 e 4 sottolineano la motivazione della predicazione. Il tempo verrà quando non ascolteranno più la sana dottrina. Si volgeranno all’ascolto delle favole. La predicazione è dunque urgente; è l’unico soccorso a livello umano che possa proteggere il gregge di Dio dallo sviamento e dall’inganno.

L’ Accademia dunque riconosce che il compito è sobrio. La predicazione della Parola in maniera “espositiva”, che espone cioè l’intento, la mente, e tutto il consiglio di Dio mediante un ordine sistematico – libro per libro – versetto per versetto, è il fondamento che fa si che la chiesa sia riconosciuta come “il corpo di Cristo”. Il nostro percorso di predicazione perciò mira al bisogno principale della chiesa fin dalla sua nascita in Atti 2: proclamare Cristo alla salvezza di chiunque crede. Noi prepariamo pastori ed anziani a questo proposito eterno.

Conferenza Pasci il Gregge 2017

 

Spesso i credenti cercano in tutti i modi di evitare il conflitto, ma molte delle esortazioni presenti nella Scrittura e che riguardano i rapporti interpersonali rendono inevitabile il conflitto.

Come risolvere i nostri conflitti in modo biblico?

Con grande onore e gratitudine siamo lieti di annunciare l’evento annuale organizzato dall’ Accademia Teologica Italiana:
Conferenza Pasci il Gregge 2017 dal tema “Come risolvere i conflitti in modo biblico” con il privilegio di ospitare come oratore Lou Priolo, autore del libro Resolving Conflict, consulente biblico a tempo pieno dal 1985.
Lou porterà il nostro sguardo attraverso i principi biblici della risoluzione dei conflitti, mostrandoci ciò di cui necessitiamo prima, durante e dopo il conflitto. Passi pratici, consigli e argomenti specifici per essere aiutati ed essere strumenti per aiutare altri a risolvere il conflitto.

La nostra convinzione: Essere un operaio che non abbia di che vergognarsi

 

Nel ministero pastorale non esiste un sostituto al duro lavoro. Il mandato per il ministro di Gesù Cristo è molto semplice e chiaro: compiere ogni sforzo per adempiere il duro lavoro. John Stott, nel suo commentario su 2 Timoteo, considera questo come una lezione molto importante per la vita Cristiana; si riceve la benedizione attraverso il dolore, il frutto attraverso la fatica, la gloria attraverso la sofferenza. Niente viene a noi facilmente e possiamo vedere questo sia nell’ambito secolare che nella Scrittura. Coloro che sono chiamati da Dio non lavorano duramente al fine di raggiungere un interesse o un vantaggio personale, ma hanno una motivazione ben precisa per cui sforzarsi e un modo ben preciso in cui sono chiamati a farlo. Paolo rivela tutto questo in modo chiaro e conciso nella sua seconda lettera a Timoteo, quando lo esorta a sforzarsi di presentare se stesso davanti a Dio come un uomo approvato, un operaio che non abbia di che vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità (2 Tim 2:15).

Questa esortazione presenta il compito di ogni uomo di Dio. Egli deve essere diligente; deve sforzarsi. Questa deve essere la caratteristica principale del suo ministero. Questo è il modo in cui Timoteo risponderà alla chiamata di fortificarsi che apre il capitolo 2 della lettera, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù (2:1). Oltre a fortificarsi, Timoteo è chiamato ad affidare la verità a uomini fedeli, sopportare le sofferenze con la sua perseveranza e tenacia (2:2-3). I lavoratori che faticano saranno dei modelli da osservare per Timoteo: il soldato, l’atleta, l’agricoltore; la vita stessa di Paolo sarà esemplare per Timoteo e, naturalmente, il Signore Gesù Cristo che, con la sua incarnazione, morte e risurrezione, è passato dalla sofferenza alla gloria. Timoteo dovrà sopportare ed essere fedele proprio come il Signore stesso; dovrà lavorare sodo che è anche la chiave per evitare l’empietà e la malvagità. La diligenza nello sforzarsi, in altre parole, protegge l’uomo di Dio dall’essere squalificato nel suo ministero e dall’essere usato, preso prigioniero, come uno strumento del diavolo.

Quindi questo è complessivamente il comando ed il carattere con cui il servo del Signore deve andare alle sue fatiche pastorali. Il quadro non ha niente a che fare con lo stringere i denti. Piuttosto consiste nel lavorare diligentemente, nel fare del proprio meglio, avendo in mente una specifica motivazione. C’è qui una prospettiva, un’aspettativa intenzionale. Il duro lavoro è finalizzato a presentare se stessi dinnanzi a Dio come uomini approvati e fedeli. In un commento Calvino descrive Timoteo come colui che mantiene i suoi occhi fissi su Dio anziché sull’approvazione di una assemblea affollata. In tal modo Timoteo è considerato un operaio che non ebbe di che vergognarsi.

Questo è il Perché sforzarsi. Adesso consideriamo il Come.

Timoteo deve sforzarsi nel trattare con precisione la parola della verità. Il modo attraverso il quale può presentarsi dinnanzi a Dio come un uomo approvato e fedele è tagliando rettamente la verità.

E’ nell’insegnamento e nella predicazione dove Timoteo avrà bisogno di investire di più le sue forze. Sforzarsi, in altre parole, significa lavorare duramente per la predicazione e l’insegnamento della Parola di Dio affinché la si tagli rettamente. Il ministro farà del suo meglio per interpretare la verità correttamente ed insegnarla accuratamente. Precisione e profondità sono richieste dalla sua esposizione. Egli deve infine esaminare il suo duro lavoro nella misura in cui il suo gregge verrà nutrito in maniera continuativa con la Parola di Dio.

In ATI noi addestriamo uomini per essere principalmente dei duri lavoratori nello studio e sul pulpito. Non ci sono scorciatoie per essere degli operai che non abbiano di che vergognarsi.

Ringraziando il Signore per un’altra conferenza nel nord Italia

 

Vogliamo ringraziare il Signore per lo scorso 20 e 21 gennaio a Cerea (VR) dove si è svolta la terza conferenza Predica la Parola sul tema “Il Vangelo: la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede”. L’Accademia ringrazia le chiese ed i credenti che hanno partecipato a circa due giorni molto intensi e ricchi di verità. Soprattutto ringraziamo il Signore per l’oratore speciale, il caro pastore Steve Kreloff. Steve ha predicato una serie di sermoni su Efesini 2. Abbiamo potuto considerare nuovamente la profonda depravazione dell’uomo e la profonda grazia di Dio nella salvezza. Siamo stati benedetti anche dalla predicazione di Massimo Mollica, uno dei professori dell’Accademia. Massimo ha presentato in maniera molto possente la dottrina della propiziazione. Abbiamo potuto approfondire il significato del sacrificio e della morte di Cristo sulla croce per chiunque crede.